Legno Strutturale
Il legno strutturale presenta un’ottima efficienza se paragonato ad altri materiali da costruzione.
L’efficienza in termini di resistenza può essere espressa in funzione del rapporto tra la resistenza
f e la massa volumica (f/ρ).
L’efficienza in termini di deformazione e stabilità può essere espressa in funzione del rapporto
tra il modulo di elasticità E e la resistenza f (E/f).
L’efficienza del legno in termini di resistenza è un po’
maggiore di quella dell’acciaio ed è sei volte superiore a quella del calcestruzzo armato. L’uso
del legno, pertanto, conduce a strutture leggere, con grandi vantaggi in ambito sismico.
Tuttavia, l’efficienza del legno in termini di deformazione e stabilità è tre volte inferiore a quella
del calcestruzzo armato ed è paragonabile a quella dell’acciaio. Come per l’acciaio, quindi,
anche le strutture in legno devono essere sempre controllate nei riguardi delle deformazioni e
della stabilità dell’equilibrio.
Al contrario di un pregiudizio comunemente diffuso, le costruzioni in legno hanno un buon
comportamento nei confronti del fuoco.
Il legno, infatti, brucia molto lentamente, creando uno strato di carbonizzazione al di sotto del
quale il materiale rimane efficiente.
A differenza dell’acciaio, dove il fuoco determina una rapida perdita di resistenza e quindi crolli
veloci e totali, il crollo di una struttura in legno avviene per riduzione delle sezioni resistenti in
modo lento e controllato.